Case History

QUANDO SI DICE FARE BOTTEGA

Bottega Laser nasce dall’intuizione di tre imprenditori già attivi nel mondo dell’arredo d’interni, del design e dell’illuminotecnica che intravedono le grosse potenzialità dalla tecnologia laser se applicata alla possibilità di personalizzare, attraverso la tecnologia laser, il proprio arredamento, arricchendolo con suggestioni e idee che ne esaltano il valore emozionale.   Da limite a opportunità “Avendo a che fare quotidianamente con studi di architettura e d’arredo - quindi, di riflesso, con le esigenze del pubblico, così diverso e variegato - abbiamo intravisto una nuova esigenza, all’epoca ancora inespressa più per un difetto di conoscenza che per altro” afferma Roberto Villa che assieme a Mauro Zardoni gestisce Bottega Laser per conto dei tre soci fondatori. “Mi spiego meglio. Il laser, in realtà, brucia il legno e questo, per molti, era un grosso problema che rendeva tale tecnologia inutilizzabile per lavorare legno e altri materiali similari. Noi, invece, abbiamo trasformato quello che tutti vedevano come un limite insormontabile nell’opportunità di fare praticamente tutto ciò che vogliamo con un fascio di luce laser per trasformare delle semplici idee in un valore aggiunto emozionale ed estetico che la customizzazione di una cucina o un soggiorno, anche commerciale, può per esempio dare attraverso una semplice incisione dei pannelli di legno. Grazie alla stretta collaborazione con Sei Laser, che da anni studia e fa ricerca in questo settore, abbiamo dato una risposta concreta a una domanda che ancora non c’era”.

La chiusura del cerchio

Il servizio di lavorazione conto terzi offerto da Bottega Laser si rivolge prevalentemente a studi di architettura e arredo design, alle aziende dell’arredamento, al settore navale e dell’illuminotecnica, al settore dei tessuti e delle pelli, ai grafici pubblicitari e a tutti coloro che desiderano una “customizzazio­ne” dei propri prodotti. Possono offrire una consulenza professionale a 360°, grazie alla partecipazione societaria in Bottega Laser del Gruppo Bonomi & Pattini SpA, realtà di spicco del mondo del design e dell’architet­tura, con un’offerta di materiali innovativi ed ecosostenibili destinata proprio all’industria del mobile e dell’artigianato. Inoltre, si possono avvalere di tutte le lavorazioni classiche della filiera del mobile, grazie alla vicinanza dell’azienda di uno dei soci di Bottega Laser, Andrea Galletti che è un noto arredatore d’interni su misura, che permette loro, tra le altre cose, di offrire e realizzare, “chiavi in mano”, addirittura arredi completi e personalizzati.

“Nella lavorazione del legno, il laser è stato applicato soprattutto per lavori di intarsio, ma in modo un po’ sporadico” racconta Francesco Auletta, sales di SEI Laser, l’azienda fornitrice del sistema Mercury 2030. “I tre soci fondatori hanno creduto prima di tutti nell’enorme potenzialità della tecnologia laser anche in questo ambito e ritenuto opportuno dare un forte impulso a un’attività di lavorazione conto terzi per certi versi nuova, dando alla lavorazione laser del legno una connotazione imprenditoriale ben precisa. Oggi Bottega Laser è un’azienda specializzata nella lavorazione di un’ampia gamma di materiali per tutto ciò che concerne il design industria­le e la sua mission è trasformare idee in real­tà. Come tale, vive tuttora un’epoca per certi sono versi pioneristica poiché Roberto e Mauro non sanno mai con chi e con quale “bizzarra” idea dovranno confrontarsi quotidianamente. Ben consci dei limiti e della potenzialità ap­plicativa del laser che sfruttano per tagliare o incidere praticamente qualsiasi materiale, è come se ogni girono facessero della ricerca applicata alla soddisfazione di sempre nuove richieste. In quest’ottica, Bottega Laser chiu­de, di fatto, il cerchio della proposta commer­ciale da offrire al mercato: le macchine e la tecnologia, le soluzioni di arredo pensate con i materiali più innovativi e la possibilità di trasformare le idee di designer e architetti in vere opere d’arte d’arredo, uniche, personali e, come tali, per certi versi, irripetibili”.

 

“Idee e voglia di produrre non fanno certo difetto a chi opera nel mondo dell’arreda­mento e del design, ma c’è ancora poca conoscenza delle enormi possibilità che il laser offre” spiega nuovamente Roberto Villa che in Bottega Laser si occupa proprio della proposta commerciale. “Per una realtà come la nostra, che nasce proprio per dare un servizio in subfornitura, la parte di “scolarizzazione” del mercato e della ricerca applicata ai vari mate­riali processabili è ancora preponderante. Più sperimentiamo, più incrementiamo il nostro know-how e la nostra specializzazione per poter dare ai potenziali clienti una consulen­za professionale e specialistica e, perché no, nuovi spunti per nuove idee da realizzare”.

 

Un vero e proprio jolly per chi lavora conto terzi

Oggi, la sfida quotidiana di Bottega Laser è quindi far capire ad architetti e designer di arredo d’interni le possibilità praticamente infinite che il laser può offrire per far si che nei loro progetti possano prevedere mobili e complementi d’arredo “laserati”.

“La marcatura laser è indelebile ed eterna rispetto a quanto ottenibile con metodologie più convenzionali come lo stampaggio, così come non è paragonabile la resa estetica, pra­ticamente realistica, di ciò che si va a incidere e marcare” afferma nuovamente Francesco Auletta di SEI Laser. “Dal punto di vista delle lavorazioni parliamo di un mix tra marcatura, incisione e taglio tutte eseguibili con lo stesso laser e con il Mer­cury 2030 che, attualmente, è senza ombra di dubbio il sistema più flessibile sul merca­to. Dotato di una sorgente laser a CO2, è in grado di marcare, incidere – sia in vettoriale che in raster – e tagliare con altissima qualità qualunque tipo di materiale e, nella versione installata da Bottega Laser, può tranquilla­mente tagliare anche il metallo per realizzare dei “giochi” di intarsio fra materiali che hanno una valenza estetica assolutamente gradevole. La Mercury 2030 è quindi, a mio giudizio, la macchina ideale per una realtà lavorativa da “terzisti” come Bottega Laser, anche perché assicura loro delle grosse possibilità anche nel campo della lavorazione del plexiglass e del vetro, soprattutto pensando ai cosiddetti pannelli backlight per l’illuminazione degli ambienti.

Il Mercury 2030 appartiene infatti alla linea di sistemi BLU line specificata­mente sviluppati da SEI Laser per il taglio e la marcatura delle lastre di acrilico in PMMA ad alta velocità che, abbinate ai LED, garanti­scono una perfetta diffusione della luce, senza ombre o riflessi, e un ridotto consumo ener­getico. Sono quindi la soluzione perfetta per i produttori che operano nei settori dell’illu­minotecnica, dell’interior design e del Visual Communication dove effetti scenografici, di grande impatto visivo e valore aggiunto, sono importanti. Questi sistemi, e quindi anche il Mercury 2030, sono la sintesi dell’esperienza e delle competenze professionali del dipar­timento di Ricerca e Sviluppo di SEI Laser e utilizzano il nostro software Icaro BLU che è un potente strumento basato su un algoritmo e funzioni personalizzate per la produzione di questo tipo di pannelli LGP a LED”. Sono quindi la soluzione perfetta per i produttori che operano nei settori dell’illu­minotecnica, dell’interior design e del Visual Communication dove effetti scenografici, di grande impatto visivo e valore aggiunto, sono importanti. Questi sistemi, e quindi anche il Mercury 2030, sono la sintesi dell’esperienza e delle competenze professionali del dipar­timento di Ricerca e Sviluppo di SEI Laser e utilizzano il nostro software Icaro BLU che è un potente strumento basato su un algoritmo e funzioni personalizzate per la produzione di questo tipo di pannelli LGP a LED”.

 

L’importanza della texture

È a questo punto evidente che Bottega Laser è, per definizione, l’azienda che fa più ricerca e sviluppo nel mondo della lavorazione del legno dal punto di vista delle applicazioni. “Affianchiamo il cliente dall’idea al pezzo finito, un passaggio che all’apparenza sembra immediato, ma che, di fatto, non lo è” afferma Mauro Zardoni che è l’operatore addetto al sistema laser Mercury. “Una volta acquisita la texture o l’immagine di ciò che si vuole riportare sulla superficie – prosegue Zardoni – occorre parametrarla e affinarla per riuscire a ottenere il risultato estetico voluto e in questa fase influisce anche la conoscenza del mate­riale su cui dovremo riportare la texture. Vi è, infatti, una bella differenza tra processare un legno massello, un truciolato, un composito MDF, un legno stratificato o addirittura del plexiglass, del vetro, della pietra o un lami­nato metallico.

A seconda di ciò che si deve incidere e della superficie occorre ottimizzare l’immagine del­la texture per riuscire a trasformare una lastra di materiale fondamentalmente povero in un oggetto di design di valore, il più delle volte anche importante”.

 

Fonte Applicazioni Laser

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